venerdì 19 marzo 2010

Il corteo del premier, il corteo dell'acqua... (e il rischio-provocazioni)

DI SILVIA GARAMBOIS
(DA WWW.DAZEBAO.ORG)

ROMA - L'Arco di Costantino, costruito per celebrare i fasti della battaglia di Ponte Milvio in cui venne sconfitto Massenzio, sabato sarà la porta che separa due Italie: da un lato il corteo del premier che non vuole perdere potere, dall'altra il corteo dei cittadini che non vogliono perdere anche l'acqua. I primi che risalgono dal Circo Massimo verso piazza San Giovanni, i secondi giù per i Fori Imperiali verso piazza Navona.

Due serpentoni di gente ad attraversare la città, a un palmo l'uno dall'altro. E il premier che continua a ripetere che è “l'amore contro l'odio”... (ma Alemanno non aveva detto: mai più due manifestazioni lo stesso giorno?).

Fin qui, questa del corteo di Berlusconi è stata una telenovela: la manifestazione che ha fortissimamente voluto per rattoppare l'immagine del “partito del fare” dopo le pecionate di mr. Milione, è stata sballottata nel calendario in modo imbarazzante. Un boomerang: il sabato, il sabato no è già occupato (il “protocollo” di Alemanno parla chiaro: evitare “la concomitanza di manifestazioni”); la domenica, la domenica no c'è la maratona...

Poi è diventato un ennesimo atto di arroganza: Berlusconi non manifesta di lunedì. E tra i maratoneti della domenica e il popolo dell'acqua (che per altro da lungo tempo avevano prenotato piazze e strade), ha scelto il confronto con i secondi. Con quelli che vogliono “l'acqua del sindaco”, come dicono a Roma, e non quella delle multinazionali. E Alemanno non ha battuto ciglio.

Un risultato Berlusconi lo ha già portato a casa: il suo comizio con i 13 candidati Presidenti schierati “oscurerà” completamente i suoi competitor, almeno nei tg.

Adesso, tempo di vigilia, si studiano i percorsi... Tra un corteo e l'altro un tiro di schioppo. Il Prefetto ha “concesso” al corteo dell'acqua di passare dai Fori Imperiali, nonostante i lavori in corso per la maratona del giorno dopo, anziché fare il giro lungo a lambire piazza San Giovanni... Per evitare almeno che le due manifestazioni entrino in contatto, i cortei si intreccino, i manifestanti si confondano.

E tutto ciò a otto giorni dalle elezioni, nel clima surriscaldato della campagna elettorale, del pasticcio del Pdl nella presentazione delle liste, dei bavagli all'informazione, delle intercettazioni, degli scandali.

Su facebook è già partito il tam-tam del “popolo dell'acqua”: attenti alle provocazioni.

1 commento:

loris ha detto...

Acqua,oggi, vuol dire pure aggregare tutte quelle associazioni e movimenti che fanno parte di una sinistra diffusa che operano nei territori.
Può essere dall'acqua che si inizia a ricostruire una cultura di sinistra fondante sul bene comune?