martedì 16 marzo 2010

Ballarò ricomincia, ma dalla strada

Il 17 marzo c'è “Ballaro”: Giovanni Floris ospita un “faccia a faccia” tra i candidati presidenti Mercedes Bresso e Roberto Cota. E poi ancora il 21, e il 22, e il 24... Un golpe, la presa del potere televisivo? Per carità: il Consiglio d'amministrazione Rai ha suonato fino all'ultima nota il suo “de profundis” sulle trasmissioni giornalistiche. No e poi no: checché ne pensi il Tar, l'Agcom e persino Napolitano... Tv vietata, “Ballarò” va per strada. Ma non molla.E' un “Giro d'Italia” nelle sale messe a disposizione ora dalle associazioni dei giornalisti (a Torino), ora in un auditorium (all'Aquila, dove il 21 ci sarà una “festa spettacolo” dedicata ai temi della ricostruzione), all'università (a RomaTre il 22 confronto tra Eugenio Scalfari e Pierluigi Battista su “Rapporto tra comunicazione, istituzioni e giornalismo”), in un liceo (è il Fermi di Cosenza, dove il 24  due “squadre” di studenti dibattono sui temi del futuro del Mezzogiorno).“Ballarò” è il nome del mercato di Palermo, e “Ballarò” torna da dove tutto è cominciato, lo scambio di opinioni in città, nei luoghi di aggregazione. Lontano dalla tv.Anche Michele Santoro scende in strada con la sua trasmissione. Il 25 marzo “Annozero” è a Bologna, al PalaDozza. Una  manifestazione per la libertà di espressione con un titolo che è già un programma: “Rai per una notte”.
 

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